Due ore e mezzo totalmente immersi nell’arte di Tiziano non lascia certo indifferenti.
E’ questo il valore dell’entrare in un museo: la possibilità di estraniarsi, che è anche un trovare rimedio alla quotidianeità, quando questa si fa troppo invadente.
Fra l’altro, adesso, in tutti i musei si può usufruire delle audioguide e quindi ascoltare dalla viva voce del curatore approfondimenti interessantissimi che aiutano ad entrare, quadro dopo quadro, nell’epoca e nella poetica dell’artista.
Non posso descrivere niente di ciò che ho visto, le parole risulterebbero del tutto insufficienti se non banali.
Ciò che riesco a dire è che l’impressione complessiva è di essere entrata in contatto con l’Arte, quella che cerchiamo, a volte, di spiegare con le parole.
Non riesco a dimenticare, in particolare:
Il martirio di San Lorenzo, L’autoritratto, La deposizione, Il Cristo crocifisso, Flora, L’uomo dal guanto, papa Paolo III.
Dafne